Novità in arrivo il prossimo anno per le future mamme: la nuova manovra del Governo starebbe apportando delle modifiche al congedo di maternità e al bonus bebè.
Congedo di maternità: cos’è e cosa potrebbe cambiare nel 2019
Il nostro ordinamento prevede che durante il periodo di gravidanza le lavoratrici debbano astenersi dal lavoro per un determinato arco temporale: è il congedo di maternità.
Un emendamento entrato nel testo della prossima manovra di bilancio interviene sulle attuali disposizioni, dando la possibilità alle future mamme di restare a lavoro fino al nono mese di gravidanza, ma solo se il medico certificherà che “tale opzione non arrechi pregiudizio alla salute della gestante e del nascituro”. I cinque mesi di congedo risparmiati – finora obbligatori prima del parto e retribuiti senza alcuna decurtazione – potranno essere utilizzati dopo il parto.
Il testo spiega che “è riconosciuta alle lavoratrici la facoltà di astenersi dal lavoro esclusivamente dopo l’evento del parto entro i cinque mesi successivi allo stesso”.
Bonus bebè: come funziona per i nati dal 1° gennaio 2018 e cosa potrebbe cambiare dal 1° gennaio 2019
Il bonus bebè, conosciuto anche come “bonus natalità INPS”, consiste nell’erogazione di un assegno mensile per ogni figlio nato – o adottato – nel periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018. L’importo del contributo varia da un minimo di 80 euro a un massimo di 160 euro mensili, in base al reddito ISEE.
Una delle novità del prossimo anno riguarda l’importo del bonus bebè a partire dal secondo figlio: potrebbe essere previsto un aumento del 20% sull’assegno, nel rispetto dei limiti ISEE, per un totale di 1.152 euro annui (cioè un assegno mensile di 96 euro). L’importo potrebbe essere, inoltre, differenziato in base a quattro distinte soglie di reddito, a fronte delle due attuali, calcolate in base al valore del modello ISEE.
La proposta è di inserire due ulteriori scaglioni, per garantire una maggiore distribuzione dell’assegno, di 130 euro (ossia 1.560 euro all’anno) e 100 euro mensili (pari a 1.200 euro annuali), sempre distribuiti in base al reddito ISEE.
Attualmente non è chiaro se a partire dal prossimo anno il bonus bebè avrà una durata triennale o se sarà confermata l’erogazione solo per il primo anno di età del figlio.
Bisognerà attendere l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2019 per stabilire una conferma dell’incentivo.